sabato 4 febbraio 2012

Riva 1920 - Le briccole di Venezia




Concorso "Le briccole di Venezia" - Progetto IN EQUILIBRIO

Le briccole mantengono, in questo progetto, il valore dato non dall'intenzionalità estetica ma dalla qualità ed importanza dell'elemento naturale del legno di rovere. Il riuso del palo veneziano è volto alla sua totale valorizzazione, affiancandolo ad un appoggio che gli consente di mutare in seduta da esterno.

Come approccio progettuale definiamo una sorta di filosofia del riuso che prevede il minimo numero di lavorazioni di falegnameria, il minimo scarto, la massima praticità; esteticamente si vuole mantenere nel prodotto d’arredo finito le caratteristiche proprie delle briccole che eccessive lavorazioni andrebbero a celare.

Questo metodo ci ha portato a progettare la seduta IN EQUILIBRIO.

La seduta nasce dalla progettazione di un metodo di taglio che possa produrre il minimo scarto possibile dei pali di legno di rovere, sotto i quali apporre dei supporti regolabili in acciaio zincato e verniciato con punti d’appoggio in gomma. L’approccio e le poche lavorazioni sono pensate per adattarsi alle diverse sezioni che la briccola può avere.

La scelta estetica è stata quella di dare la massima visibilità al materiale ligneo ricco di espressività e bellezza, un materiale che racconta sia la vita naturale che quella del luogo in cui viene utilizzato.

L’accostamento con il piede in acciaio oltre che avere funzione statica offre anche un interessante sovrapposizione di significato, formalmente la seduta ricorda la trave di equilibrio usata nella ginnastica artistica, ecco quindi che il termine di remade accoglie anche il significato di riutilizzo, con altra funzione, di un oggetto già esistente ma destinato ad altro.

La seduta IN EQUILIBRIO ha dimensioni variabili rispetto alla lunghezza della briccola arrivando ad una estensione massima di 5m, può essere facilmente manutenuta, semplifica tutte le fasi del processo produttivo (lavorazioni, scarti di produzione, imballaggio, trasporto e montaggio) non rinunciando al fattore estetico dato dal materiale unico nel suo genere unendo un approccio ironico.


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