Progetto Vincitore. Progettualità Urbana. Progetti per Piacenza
MBPR + arch. Sebastiana Allegrina
“La
storia non la fanno gli uomini: gli uomini subiscono la storia come subiscono
la geografia. E la storia, del resto, è in funzione della geografia. [...] Il
Po comincia a Piacenza, e a Piacenza comincia anche il Mondo piccolo delle mie
storie, il Mondo piccolo è situato in quella fetta di pianura che sta fra il Po
e l’Appennino.”
G. Guareschi, Don Camillo - Mondo piccolo
“La
struttura della città è ferreamente chiusa; ma le strade su cui domina portano
lontano ed è su di esse che si prepara l’avvenire. Da esse gli stranieri
giungono alla città, formano il sobborgo, sciolgono la chiusa struttura
urbana.”
M.
Poëte, Introduzione all’urbanistica.
La città antica
Meglio cominciare a Piacenza.
Una volta entrata a Piacenza la via Francigena
diventa parte della storia urbana della città
Il pellegrino che camminava lungo il tratto urbano
tuttora riconoscibile nelle vie Garibaldi, Sant’Antonino e Scalabrini
percorreva uno dei primi collegamenti stradali tra i borghi nati al di fuori
del nucleo romano: nel medioevo con l’interdizione a svolgere mercati
all’interno del castrum e il decadimento del divieto di costruire a ridosso
delle mura, nacquero le prime aggregazioni all’esterno della cinta muraria
originaria.
Sulle principali vie di comunicazione per la
campagna si svilupparono borghi e monasteri, nelle immediate vicinanze del
castrum nuove chiese, poi mercati, stazioni di posta, ostelli per i viandanti e
un percorso di collegamento.
Questa prima circonvallazione venne costituita principalmente per ragioni igieniche: essa
permetteva un collegamento diretto tra la Postumia occidentale e la via Emilia
e diventava quindi un passaggio fondamentale del corridoio sicuro per i
cattolici in cammino verso Roma attraverso l’Italia bizantina.
Il progetto di riqualificazione della via Francigena
prende le mosse proprio da questo stretto legame tra il cammino del pellegrino
e la morfologia urbana della città.
Oltre ad avere individuato un sistema di arredi
formalmente riconoscibili come appartenenti ad un unico sistema, il progetto
mira a restituire alle più significative tappe del percorso una spiccata
compiutezza formale ed evocativa.
Ogni piazza è stata studiata in relazione al suo
rapporto con la città e alle emergenze che su essa si affacciano, riacquisisce
valore in sé e costituisce un legame formale con le altre tappe. Gli spazi
antistanti le chiese tornano ad essere luogo di incontro e di scambio,
affermano la propria identità in maniera indipendente dal percorso.
La via Francigena è un cammino che collega luoghi
successivi dalla forte connotazione planimetrica e funzionale, in ognuno delle
quali il pellegrino/turista può riposarsi, informarsi, trovare momenti di
svago.
Le chiese si riappropriano del proprio sagrato:
parallelamente alla facciata corrono a terra strisce di marmo bianco di Carrara
che descrivono grandi campiture regolari
e danno ordine e disegnano compiutamente piazze di ampio respiro.
In questo contesto gli arredi non sono un semplice
oggetto industriale calato nei residui urbani, ma diventano parte del sistema.
Pensati come oggetti molto riconoscibili ma anche semplici e standardizzabili,
le loro dimensioni e il loro posizionamento sono strettamente legati al disegno
delle piazze, ricalcano il direzionamento della pavimentazione e concorrono a
creare l’immagine generale dello spazio.
Solo i dissuasori sono indifferenti al disegno della
piazza e individuano la strada carrabile pavimentata totalmente in granito
scuro spazzolato, mentre le zone pedonali in cui si svolgono le attività di
svago sono pavimentate con mattonelle alternate di granito scuro spazzolato e
pietra di luserna fiammata grigia. Per contribuire all’aspetto didattico e divulgativo,
all’ingresso e all’uscita di ogni area inserti in pietra a pavimento permettono
al viandante di leggere il nome della piazza, stia egli camminando a piedi o
attraversando in macchina la città. In ogni area viene inoltre individuato un
punto focale di supporto, sia esso un lembo di pavimentazione o un muro, sul
quale vengono riportate a scopo didattico le principali tappe della via
Francigena in Europa.
In quest’ottica il sistema applicabile in tutte le
aree urbane che si trovano sul percorso francigeno.
Dal punto di vista funzionale l’intento è quello di
realizzare degli spazi di vera sosta, di ristoro, di scambio culturale e di
contemplazione del paesaggio urbano, l’intento è cioè quello di riproporre i
temi propri delle tappe della via Francigena ma riletti in chiave contemporanea
e dedicati alle esigenze del pellegrino/turista moderno.
Nessun commento:
Posta un commento